Dall’alto del sovrappasso Gabbarella-Banfa tutto quanto ci è possibile osservare ci lascia alquanto indifferenti: anche la luce “fotografica” pomeridiana non è esaltante. E’ il giorno del’inaugurazione della Bre.Be.Mi.: al rituale d’obbligo per l’evento noi non eravamo presenti.
“Qualche giorno prima invece si: nell’immaginario la “nostra” inaugurazione,
in compagnia di una moltitudine di persone a piedi o in bicicletta, “ospiti” di
coloro che a quest’opera hanno dato il meglio delle loro capacità e sacrifici.
Improvvisatisi per l’occasione “ciceroni” hanno evidenziato con grande
competenza dettagli che solo a noi, pedoni e ciclisti, era concesso
apprezzare: dalle tecniche esecutive agli accorgimenti a salvaguardia
della natura; la complessa posa dei vari strati di asfalto; l’osservare con
tranquillità ferrovie, canali, fiumi e il paesaggio a noi fin’ora sconosciuto:
un privilegio, a detta dei nostri particolari accompagnatori.
La conferma di questo “privilegio” furono i rumori e la velocità dei primi passaggi.