Nel tratto da Treviglio a Pozzuolo il territorio di Albignano può considerarsi quello sottoposto ad uno sconvolgimento alquanto pesante. Con il passaggio del quadruplicamento RFI ha in parte cercato di salvaguardare almeno l’aspetto paesaggistico della ex cava Romagnoli con l’attraversamento dello specchio d’acqua (circa 300 mt. da una sponda all’altra) mediante la realizzazione del tratto di binari poggianti su otto piattaforme sostenute da piloni collocati in profondità (vedi in archivio quadruplicamento 05.10, Albignano di Truccazzano, piattaforma acque della ex cava). Non così è stato per il passaggio sul Muzza. Sottopassata la strada Albignano-Cassano lo sbocco nella piana ove scorre il canale era evidente anche al più sprovveduto che superare il Muzza non sarebbe stato certamente uno scherzo. Per il tracciato ferroviario il passaggio a Nord a ridosso della sponda destra del canale era obbligato ma, binari e Muzza, in quel tratto, si presentavano in parallelo, o quasi.
Dall’inizio del 2006 al passaggio del primo treno nel luglio del 2007 la nostra documentazione fotografica dell’attraversamento è stata costante: era evidente, lo ripetiamo, che da quelle acque sarebbe emerso qualcosa per nulla entusiasmante. Quì ci fermiamo: la parola alle 41 immagini presenti nel cod.05.05 (Albignano di Truccazzano, passaggio sul Muzza)dell’archivio quadruplicamento.
Ma ultimati i lavori ferroviari nessuno poteva immaginare che il peggio per questa tranquilla località doveva ancora arrivare con l’affiancamento della futura BBM alla linea veloce (quadruplicamento). Superata l’Adda, dopo un imponente viadotto a ridosso dell’abitato Molino Fornasetta una enorme base in cemento fino alla sponda sinistra del canale (lunghezza circa 400 mt) fa da appoggio al ponte in ferro di oltre 80 mt.:anche di questo i pareri sono alquanto contrastanti, per i non addetti ai lavori a questa enorme mole di ferro era preferibile quello in cemento armato realizzato per il passaggio sull’Adda. Ma, osservando anche quello della circonvallazione futura di Cassano, possiamo consolarci ammirando quello della ferrovia MI-VE a Cassano e quello nel centro di Albignano.
Superato il canale anche per la BreBeMi il passaggio sulla ex cava era d’obbligo ma, contrariamente alla soluzione RFI, lo specchio d’acqua è stato riempito e prosciugato per oltre la metà della superficie originaria.
Da Albignano a Cassano e a Trecella: due vie di comunicazione letteralmente sottosopra per ben due volte: duplice cavalcavia per il sovrappasso ferroviario sulla linea veloce (primi anni del 2000) e successivo rifacimento per il passaggio della BBM.
Di questi sconvolgimenti quali i benefici per gli abitanti?: l’accesso ai treni sempre ovviamente a Cassano o Trecella (linea storica); all’autostrada dal casello di Treviglio-Casirate oppure di Pozzuolo.
Tra il serio e il faceto qualcuno aveva immaginato un piccolo porticciuolo nel residuo specchio d’acqua della ex cava collegato con il canale Muzza distante pochi metri; da questo, dopo il rientro nell’Adda, nel Po a completamento di un percorso fluviale fino all’Adriatico…
Fantasia o memoria storica?
Dell’idrovia Milano Cremona Po non è da ieri che se ne parla…